Era così la vita? Fotografo ambulante, ricercatore semidisoccupato e medico mal pagato, esule permanente, sposo temporaneo e poco entusiasta, avventuriero da fine settimana, scrittore di lettere, di poesie e di diari sempre privati? Si, e qualcosa di più. […] Ma Ernesto Guevara, che ha appena compiuto ventisette anni e che teme di stare impigrendo senza il suo vagabondare latinoamericano, è sul punto di cominciare a percorrere un’insolita strada.
Paco Ignacio Taibo II – Senza perdere la tenerezza
Potevo andare avanti soltanto tenendo conto della “natura” e accordandole la mia fiducia; soltanto considerando il mio mostruoso cimento come una spinta in una direzione insolita, ovviamente, e spiacevole, ma che dopotutto richiedeva, per farvi discretamente fronte, soltanto un altro giro di vite alla comune virtù umana.
Henry James – Il giro di vite
Ma allora danzavano lungo le strade leggeri come piume, e io arrancavo loro appresso come ho fatto tutta la mia vita con la gente che m’interessa, perché per me l’unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, pazzi per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano come favolosi fuochi artificiali color giallo che esplodono come ragni traverso le stelle e nel mezzo si vede la luce azzurra dello scoppio centrale e tutti fanno “Ooohhh!”
Jack Kerouac – Sulla strada
Il primo non l’ho letto, i secondi due sono i miei romanzi preferiti. Bella!!!