Ultima puntata del mio romanzo d’appendice pubblicato sul mio sito andreaorlando.name. Siamo giunti alla conclusione, lapidaria, reclamata dai personaggi stessi. Genuta è nel cuore del bosco, nella tana del Male, e al suo cospetto. Ciò che è chiamata a decidere va al di là di ogni sua immaginazione, speranza ed orrore.
Sono soddisfatto, un po’ malinconico, ma soprattutto contento di aver portato a termine il progetto, che da troppo tempo pendeva tra i miei momenti liberi, chiedendo attenzione, e nuovi sviluppi della vita di colei che ho creato e cresciuto: la ragazza di ventiquattro anni che dodici anni prima ha assistito alla scomparsa dei suoi genitori e di suo fratello, la notte del suo dodicesimo compleanno, e che da qual momento ha vissuto in una prigione di aria e solitudine. La Genuta che a breve avrà un dominio tutto suo, che è uno dei miei alter-ego, mischiato nella pasta gustosa del mio amore per la scrittura, per l’evasione mentale, per la narrazione. Sono passati più di due anni da quando ho cominciato, e sapere che questa storia potrebbe rimanere nella rete universale di internet potenzialmente per l’eternità mi dà una certa soddisfazione, a prescindere dalla qualità che attribuite al romanzo, dalla riuscita dell’esperimento delle puntate. Ho costruito qualcosa che ha preso vita, è andato avanti, ed ora vi saluta con una certa malizia, sapendo che qualunque cosa faremo, lui (il romanzo), sarà lì a godere dell’immortalità dello scripta manent, così…
vi ringrazio, vi chiedo di continuare a leggere (-mi), e a vedere film, che chissà che Spielberg non ne possa trarre uno da questo piccolo mio contributo all’arte. Spero presto di iniziare un’altro romanzo a puntata, e spero di sapere che cosa ne pensate. Spero di continuare a riuscire ad estraniarmi dal mondo per raccontarmi storie e a metterle per iscritto, e spero che la felicità non mia quantificabile né giudicabile, ma vivibile.
vi stimo
andrea