Giornata mondiale di lotta alla droga

giovedì, giugno 26, 2008

Oggi è la Giornata Internazionale contro il consumo e il traffico illecito di droga, indetta dalle Nazioni Unite, non mi sembra che se ne stia parlando molto. Comunque la giornata cade durante il processo di valutazione del piano decennale antidroga lanciato nel 1998 all’Assemblea Generale Onu di New York.

Valutazione del piano decennale: l’obiettivo di “eliminare o almeno ridurre significativamente” la produzione delle principali sostanze illegali non è stato raggiunto né il mercato illegale ha subito contrazioni, inoltre le politiche europee tendono più ad imporre metodi repressivi piuttosto che promuovere una cultura della prevenzione primaria e di riduzione del danno.

Lasciamo perdere la nostra penisola mafiosa che come al solito in tutti i campi è di una vergogna senza limite, come dimostrato durante l’ultima Conferenza mondiale sulla riduzione del danno tenutasi a Barcellona (maggio 2008).

Numerose le iniziative delle varie associazioni, tra cui la Lila (Lega Italiana per la Lotta contro l’Aids), che chiede al Governo Italiano questi punti:

– far abolire la pena di morte per reati di droga in tutti quegli Stati in cui è ancora presente. Oltre 30 Paesi hanno ancora tale pena prevista per reati di droga, compreso il possesso, tra cui Cina, Egitto, Indonesia, Iran, Kuwait, Malaysia, Arabia Saudita, Singapore, Thailandia e Vietnam;
portare la politica e la legislazione italiana sul tema droghe a livello di quella in tema di Hiv, basata sulla prevenzione e sulla riduzione del danno in tutto il mondo, ivi compreso nei documenti delle varie Agenzie dell’UE.
far terminare il piano di eradicazione forzata delle coltivazioni, piano che ha come unica conseguenza l’impoverimento e l’abbandono dei terreni e delle case da parte di migliaia di contadini senza, peraltro, interferire minimente sulla produzione mondiale in costante aumento;
riconoscere gli usi tradizionali di alcune sostanze per le culture indigene, esempio classico la coltivazione della pianta di coca per alcune popolazione sudamericane.

Che ne dite, come risponderà il Governo? Ah, forse si stanno facendo uno spinello mentre si godono l’imminente immunità.

La fonte da cui ho preso le informazioni è questa, mentre il sito dell’Onu italiano è questo.

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La Rete si ampia, si ampia, si ampia…

martedì, giugno 24, 2008

punto qualsiasi cosa
l’Icann, la società che assegna nomi e numeri identificativi sulla rete, ha annunciato ieri, durante l 32esima riunione dell’organizzazione, che Giovedì potrebbe approvare la liberalizzazione dei nomi per i domini in rete.

Se così fosse, dal 2009 si potrebbero registrare nomi di qualsiasi tipo ed in qualsiasi lingua per le estensioni dei siti. Fino ad ora ci sono circa 250 estensioni, in continuo aggiornamento (vedere per esempio quella del mio sito andreaorlando.name), e la liberalizzazione sarebbe certamente una rivoluzione. Pensate a domini .crogiuolo, .metempsicosi, .teioaroaoia, insomma un casino!

Io non credo che sia una buona idea, anche in riferimento alle infinite possibilità di falsificazione dei siti ufficiali delle marche, come segnala l’articolo di Repubblica che riporta la notizia.

Però certo un .matrix, o un .martymcfly…

 


Tian’anmen e le prigioni cinesi

giovedì, giugno 5, 2008

Ieri è ricorso il 19simo anniversario del massacro di Tian’anmen (4 Giugno 1989), il cui numero di vittime è coperto dal segreto di Stato.

Ad oggi, ancora 130 “dissidenti” della Primavera Democratica sono ancora in carcere, e uno dei leader del movimento che sfociò nell’assembramento di Piazza Tian’anmen a Pechino, Wang Dan, oggi esiliato negli Stati Uniti, si appella alla comunità internazionale per spingere il Governo Cinese a rilasciare i prigionieri politici (arrestati quasi tutti per forme di dissidenza considerate normalissime nella maggior parte del mondo), a cominciare dai 130 di Tian’anmen. Wang Dan spera di sfruttare l’attenzione mondiale sulle Olimpiadi per sperare in un imbonimento del Governo, che ieri ha monitorato massicciamente la Piazza e che ha concesso solamente il raduno delle “madri di Tian’anmen” raccolte nel cimitero della capitale dove sono alcune vittime del massacro.

Ricordiamoci che Pechino ha preso degli impegni ufficiali sul rispetto dei diritti umani per ottenere la presenza dei Giochi Olimpici.

Non diciamo sempre che il nostro paese è il peggiore, a Pechino non sanno neanche cos’è Internet al di fuori dei siti istituzionali ed autorizzati dal regime.


immagini(amo) parte 2

mercoledì, Maggio 28, 2008

Già ne avevo parlato qualche post fa: alcuni Stati stanno scegliendo di illustrare in modo molto impattante gli effetti del fumo sui pacchetti delle sigarette. La Francia sta valutando ed il Brasile invece ha scelto di farlo: ecco alcune immagini dalla galleria di repubblica.it

Certo funzionano di più dell’ormai invisibile “il fumo uccide” e simili, che potevano avere una utilità appena scritte sui pacchetti, ma ora non le vede più nessuno.

Io spero sempre di non dover storcere almeno una volta al giorno il mio viso in una smorfia schifata per l’odore del fumo. Ma so che è utopia.