Avete presente quei casi in cui non potete che dire “era proprio destino?”
Paul Thomas Anderson, il magnifico regista di Punch-Drunk Love (Ubriaco d’amore), Boogie Nights e There will be blood (Il petroliere), ne ha fatto il protagonista del metaforico e bellissimo Magnolia, ed io vorrei segnalarvi di tanto in tanto, nella rubrica Destini, aneddoti in giro per il mondo ed il tempo che suggellano la potenza del Destino, nel bene e nel male. Comincio con un episodio che riguarda Silvana Mangano, attrice italiana tra le più significative, nata il 21 Aprile 1930 e morta il 16 Dicembre 1989.
Riporto testualmente le parole di Mymovies.it:
Appena diciannovenne si presentò per il provino di Riso amaro (1949) di Giuseppe De Santis, nella sede della Lux Film. Di fronte a una folla enorme di ragazze, il regista non ne selezionò neanche una. Anche la Mangano, che era in mezzo a queste, non venne scelta, perché, a detta del regista, «si presentò con i capelli cotonati, molto truccata e vestita in maniera vistosa». Conciata in maniera così bizzarra, non venne presa perché ritenuta inadatta. Poi però, dopo qualche tempo, mentre camminava per via Veneto in una giornata di pioggia, si scontrò, all’angolo di un palazzo con il regista che, non avendo l’ombrello, camminava rasente al muro per non bagnarsi, senza guardare. Con una rosa in mano, vestita in maniera semplice, con i capelli completamente bagnati e completamente senza trucco, colpì profondamente il lato estetico del regista che la riconobbe immediatamente e la invitò a fare un secondo provino. Divenne così la protagonista di Riso amaro.
Ma in questo caso non so quanto il destino sia stato amico: la Mangano soffrì costantemente di depressione e isolamento e, pur essendo una delle dive italiane conosciute da tutto il mondo, non fu quasi mai felice.
La magia del Cinema spesso è Magia Nera.